Visita VMAS alla

Maristaer Grottaglie

Grottaglie (TA) – 09 Maggio 2024

Dal 7 al 9 maggio un ristretto numero di Soci ha partecipato ad un tour di visite organizzate dalla VMAS in Lazio e Puglia e nello specifico presso le basi dell’AVES di Viterbo e Bracciano e presso la base della Marina Militare – Maristaer Grottaglie (TA).

 

MARISTAER (Stazione Aeromobili Marina) di Grottaglie, trae le sue origini durante la 1ª Guerra Mondiale, quando tra il 1915 ed il 1916, la Regia Marina fece erigere nella piana di Masseria di Scasserba, a Grottaglie, le strutture per aeroscali quali, tre enormi hangar per ospitare dirigibili e piccoli biplani.

Risale al 16 agosto 1918, l’azione del dirigibile semirigido A.1,  partito da Grottaglie, al comando del Ten. di Vascello Marcello Arlotta, che attraversa il Mare Adriatico per colpire la munita base navale austro-ungarica alle Bocche di Cattaro, ora in Montenegro. Purtroppo, la forte reazione della contraerea, lo farà precipitare in mare, alle 23,30, non lasciando scampo all’intero equipaggio di 9. Il solo corpo del Ten. di Vasc. Arlotta, verrà ritrovato in una spiaggia in Albania, ed in sua memoria è intitolata MARISTAER Grottaglie.

Il 1924, un anno dopo l’istituzione della Regia Aeronautica, avviene a Grottaglie il primo insediamento di un reparto della nuova Arma Azzurra: il LXIV Gruppo con la sola 30ª Squadriglia, diversamente la 25ª rimane schierata a Loreto. Il reparto è dotato di biplani da ricognizione Ansaldo A.300-4, nel 1926 il Gruppo, era alle dipendenze del 20° Stormo.

Nel corso degli anni ’30, a Grottaglie si installa la Scuola di Volo di 2° Periodo, identificata dal prefisso GRO sui velivoli, che addestrerà numerosi allievi provenienti dall’estero, basterà ricordare i ben 380 allievi ungheresi, tra il 1938 ed il 1940.

Avvicinandosi il 1940, data di entrata in guerra dell’Italia, Grottaglie, comincerà ad ospitare reparti da bombardamento e da caccia.

E’ il caso, il 10 giugno 1940, del 2°Gruppo CT Autonomo su tre squadriglie con 27 biplani FIAT CR.32 mentre il 26 novembre 1940, si aggiungerà la 374ª Squadriglia CT del 153° Gruppo Autonomo, proveniente da Treviso-S.Angelo dotata di 12 Macchi C.200

Notevole inoltre il rischieramento dei reparti da bombardamento impiegati  nelle operazioni sul fronte balcanico:

  • il 37° Gruppo BT (su due squadriglie) del 18° Stormo con 16 bimotori FIAT BR.20/BR.20M, trasferitosi il 6 dicembre 1940 ma che ritornerà ad Aviano nel marzo 1941.
  • il 47° Stormo, con il 106° e 107° Gruppo BT che opererà sulla Jugoslvavia partendo da Grottaglie dotato di 26 trimotori Cant.Z1000bis.

Nel 1943, anche alcuni reparti della Luftwaffe, vi troveranno sede con i bimotori Junkers Ju.88A.4 di vari reparti.  

Nel corso del 1943, la base subirà pesanti bombardamenti da parte degli Alleati, che creeranno gravi danni alle infrastrutture.

E’ il caso di ricordare quello del 4 giugno 1943 effettuato da circa 23 B-24 LIberator, in cui 9 Ju.88 vennero distrutti, assieme ad uno Junkers Ju52,  più altri 4 Ju.88 danneggiati. Ingenti furono i danni agli hangar e numerosi  i crateri creati sulla pista, 28 velivoli italiani saranno distrutti, 24 militari italiani uccisi assieme a 35 tedeschi.  

Dopo l’occupazione alleata nel 1943, l’aeroporto verrà riconsegnato alla Regia Aeronautica nel 1945, pur restando presidiato sino al 1950 dagli Alleati.  Il 1950, sarà l’anno della rinascita dell’aeroporto di Grottaglie, rimasto con la pista pessime condizioni e gli hangar dei dirigibili cadenti, in breve tempo verrà ripristinata, per accogliere la nuova specialità Antisom della nuova Aeronautica Militare.

Risale infatti al dicembre 1950, la ricostituzione del 86°Gruppo AS Autonomo, inaugurando la nuova specialità con l’arrivo dei monomotori Curtiss S2C-5 Helldiver (cui venne rimossa la lettera B originale da SB2C-5, SB = Scout Bomber, in quanto in seguito al Trattato di Pace del 10.02.47, all’Italia non era consentito possedere aerei da bombardamento).

Gli Helldivers, utilizzati anche come traino-bersagli, vennero impiegati sino al 1959, affiancati da pochi bimotori Lockheed PV-2 Harpoon, il cui primo esemplare atterrò a Grottaglie il 12.01.53, la specialità iniziò da subito ad operare con equipaggi misti e perdura tuttora Aeronautica Militare e Marina Militare assieme. Con l’arrivo del ben più moderno Grumman S2F-1 Tracker, il reparto si trasferì infine sulla sede di Napoli-Capodichino.

L’86° Gruppo, lasciò tuttavia spazio ad un importante ente addestrativo. Già istituita in un’altra sede pugliese nel 1954, il 1° maggio 1957 si trasferisce ufficialmente a Grottaglie la SCIV/Scuola Centrale Istruttori Volo con alle dipendenze il 200° Gruppo Volo su 4 squadriglie.

La Scuola, opera in massima parte con velivoli North American T-6 Texan/Harvard , in massima parte con i nuovi T-6H4M Harvard 4, identificata inizialmente dal prefisso SI sui velivoli, poi sostituito in SC dal 1962.

Risale a 1972, un accordo tra la Marina e l’Aeronautica per la realizzazione di infrastrutture, atte alla manutenzione degli elicotteri AB204AS imbarcati sulle navi della II Divisione Navale di Taranto. Il primo maggio 1977, l’Aeronautica Militare sopprimerà la SCIV e nel 1979 cessati i servizi logistici sin allora garantiti da quest’ultima, venne costituita MARISTAELI Grottaglie, diventando così possesso della Marina Militare. 

Attualmente la base, per l’attività dei propri aerei ed elicotteri, si avvale della pista dell’aerostazione civile, lunga 3.280 metri e con orientamento 35/17. In particolare per l’attività della componente aerea dispone anche di una pista con fondo metallico indipendente dalla pista principale e lunga 1 km circa. Il 20 Ottobre del 2016 è stata infatti inaugurata una pista che simula il ponte di una portaerei, e viene specificatamente utilizzata per l’addestramento dei piloti degli aerei a decollo corto e atterraggio verticale (Short Take Off – Vertical Landing, STOVL) AV-8B Plus Harrier II+ e più recentemente dai nuovi F-35B che andranno via via a sostituire gli Harrier.

Nel mese di gennaio 2018 il GRUPAER “Wolves” ha infatti ricevuto il primo F-35B [MM7451/4-01] dalla Final Assembly and Check Out Facility (F.A.C.O.) di Cameri al quale sono seguiti altri quattro velivoli, uno nel 2019 [MM7452/4-02] e tre nel 2023 [MM7454/4-03, MM7456/4-04 e MM7457/4-05].

Al momento della visita sfortunatamente questi ultimi non erano presenti a Grottaglie in quanto impegnati in missioni internazionali.

 

Per quanto riguarda i reparti, Grottaglie ospita al momento l’unico reparto di volo ad ala fissa, il GRUPAER “Wolves”, dotato di velivoli aerotattici a decollo ed atterraggio verticale AV-8B Plus Harrier II ed F-35B, oltre ad una componente ad ala rotante con il 4° Gruppo elicotteri.

In aggiunta alla Marina, dall’aeroporto di Grottaglie, opera anche un nucleo di volo della Guardia di Finanza, situato nella parte opposta del sedime aeroportuale.

All’interno della stazione aeromobili di Grottaglie (Taranto) è stata inoltre allestita una sala storica dell’Aviazione Navale italiana, che a tutti gli effetti può considerarsi un vero e proprio museo di questa componente della Marina Militare

Inaugurata il 16 giugno 2020 dall’ammiraglio di squadra Paolo Treu, Comandante in Capo della Squadra Navale e presentata dal contrammiraglio Placido Torresi, Comandante delle Forze Aeree della Marina Militare, la Sala Storica rievoca le vicende che hanno accompagnato la nascita, la crescita, il consolidamento e lo sviluppo di dell’Aviazione Navale della Marina Militare Italiana. 

Testimonianze e rare fotografie storiche, cimeli e modelli di vario tipo sono esposti in 12 sale, che ripercorrono le vicende occorse fino dai primi anni del XXI secolo, arrivando ai giorni nostri con l’ultimo velivolo a decollo verticale entrato in servizio, ossia l’F-35B.

 

Si ringrazia il Comandante e il personale tutto di MARISTAER Grottaglie che ci ha accolto con cordialità, passione e disponibilità durante la nostra visita.

 

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